Il Galateo
Brunella Gasperini Il galateo La più famosa e divertente guida ai misteri del «savoir-faire»
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Brunella Gasperini Il galateo La più famosa e divertente guida ai misteri del «savoir-faire»
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sullo stesso piano. Tutto sta a fare il primo passo. Ma come!, dicono molti genitori: tocca ai ragazzi fare il primo passo. No, cari colleghi genitori
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; non piegatevi continuamente a destra e a sinistra, obbligando chi sta dietro a fare lo stesso. Ai seccatori fanno da contrappeso gli insofferenti
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vi fossero venute meno le vertebre principali. - Non avvicinatevi troppo con la testa ai vostri interlocutori: primo perché è inutile, secondo perché
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intende quel che il galateo classico intende, auguriamo ai nostri lettori di non frequentare mai salotti del genere. Se con «perbene» si intende
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italiano si prendono la briga di nasalizzarla o di far rotolare la erre; e così quelli che dicono Bast'n per Boston, Ai-be-em per IBM (al che il volgo
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galateo classico è scorrettezza grave offrire o chiedere assaggi ai vicini. Oggi, ai pranzi normali, nessuno si scandalizza se lo fate. Evitate solo di
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Secondo i testi del galateo tradizionale, due fidanzati potevano uscire insieme solo per recarsi a teatro, al cinema, ai concerti. (Non era previsto
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traverso qualcosa, non tossite rovinosamente in faccia ai convitati, non abbandonatevi a impressionanti scene di asfissia: mettetevi il tovagliolo
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perduti; ai diritti acquisiti non si rinuncia: qualcosa del genere c'è anche nella Costituzione. Quindi resistete, e chiudete cani e gatti in
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, curve su due ruote, gimcane, sorpassi al cela-faccio-non-ce-la-faccio. Evitate ai vostri ospiti sobbalzi, scossoni, frenate, nasate sul cruscotto, e
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civile, si limita a uno sguardo di compatimento, e voi avrete fatto una figuraccia: di fronte a lui, di fronte ai vostri eventuali ospiti e di fronte a
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, riservati ormai solo ai paria della situazione. Oggi nelle città ci si sta rendendo conto che i paria sono diventati quelli che vanno in automobile
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ai piedi e viceversa. Peggio se gli osservatori sono due, e bisbigliano tra loro fissando una terza persona: in tram come in qualsiasi altro posto, è
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loro il tram è un divertentissimo posto pieno di sedili su cui salire e scendere senza sosta, di finestrini ai quali arrivare con tutti i mezzi, di
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fronte, non pencola addosso ai vicini. Se il treno è affollato e il viaggio è lungo, quando si alza cede volentieri il posto a chi sta in piedi: non fa
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Bagaglio: se supera il peso, pagate il supplemento senza discutere. E senza discutere, né fare dello spirito, sottoponetevi ai controlli
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suocero per il fatidico colloquio, pensano con invidia agli antichi romani ai loro drastici sistemi nei confronti delle future spose sabine. Purtroppo
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Anche nei posti di villeggiatura (specie in quelli) le motociclette sono diventate una calamità ineluttabile. Proibire ai novelli e meno novelli
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di motoscafi metter mano ai remi è cosa disonorevole, ma così vogliono regolamento, buon senso e buona educazione. Non portate mai il motoscafo in
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dategliela. Oppure fateli mangiare a parte. Non tutti gli ospiti amano mangiare in una bolgia di bambini vociferanti. Lasciate un po' di libertà ai
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sabbia tutt'intorno, non entrino e escano dall'acqua scrollandosi addosso ai bagnanti, non abbaino forsennatamente in continuazione, o, come usa fare un
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sera ricevete amici e prevedete un po' di baccano, chiedetene preventivamente scusa ai vicini; moderate comunque il chiasso dopo la mezzanotte. Se
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commette una vera mancanza, la signora deve fargliela notare, per il suo stesso bene: senza trascendere. Non le farà comunque mai osservazioni di fronte ai
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. In caso di truffa lampante, poi, chiedetevi se valga la pena di querelare. Ma di litigare e trascendere non vale mai la pena. Non chiedete sconti ai
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e ostentata benevolenza ai loro sudditi. Non ci si dovrebbe sforzare di essere «democratici» con gli inferiori, ci si dovrebbe convincere che non si
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pronuncia, se non per scherzo, la frase: «Dobbiamo essere come una grande famiglia». In quanto ai rapporti sentimentali, non sono affatto proibiti e non
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In teoria, al telefono sarebbero ammesse solo conversazioni utili e concrete, informazioni, affari, inviti, appuntamenti, ordinazioni ai fornitori
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Gli addetti ai centralini, che sono poi spesso delle addette, hanno un lavoro incalzante e sfibrante: non mettetevi dunque a far convenevoli, non
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essere più concisi, a spiegarci meglio, o a dar maggiore rilievo ai nostri messaggi. Naturalmente, ci sono ancora quelli che scrivono troppo, scrivono
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, meglio dirle per lettera. Le cartoline non si addicono ai lunghi messaggi; né agli sfoghi, ai pettegolezzi, agli scherzi salaci: non è il caso di
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in disuso. Anche le chiuse, come gli inizi, si intonano al grado di familiarità che ci lega ai destinatari. Per le persone amiche, ma non intime, si
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Le lettere commerciali, o comunque d'ufficio, sono quel che sono: dal punto di vista linguistico, orrende. Spetterebbe ai dirigenti, ai funzionari
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parlando di fatti, non di teorie. Ma c'è gente che ai fatti non vuol rassegnarsi. Sono ancora molti gli uomini, e purtroppo anche le donne, che non
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cosa un po' squallida, forse, ma innegabilmente pratica: evita doppioni e regali inutili, risparmia sforzi di fantasia ai donatori e facilita le cose a
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. Oggi farebbero più che altro pensare ai 4 boys 4 dei varietà televisivi: mi auguro che non ci siano più in circolazione giovanotti disposti a
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tavolo centrale gli sposi coi loro amici, ai tavoli vicini gli altri, alternati secondo buonsenso, affinità o caso. Noiosità media. La colazione a
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e tante candeline vere, che accese emanassero quel profumo di resina, di cera e di incanto che avevano i Natali della mia infanzia. Ai bambini di oggi
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Sbaglia chi ne fa troppi: l'eccesso di regali toglie valore ai regali stessi, e in un certo senso anche al donatore. Sbaglia però anche chi, per
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: anche ai vescovi e ai capi di stato. Dopo, si potrà cominciare ad abituarli gradatamente, senza insistenze e pignolerie, a dire «Buongiorno», poi
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: «Mio marito», e non «Mio marito, architetto Zani»; e mai: «Il mio consorte», che fa pensare alle regine o ai necrologi. Un genitore normale che
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elementare: solo per i suoi scolari è il signor maestro, per gli altri è il signor Rossi e basta. (Il titolo di Maestro spetta ai direttori d'orchestra e, per
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cucina: a meno che non si tratti di ragazzi (ai quali oggi basta un sacco a pelo in qualsiasi posto), meglio non ospitare nessuno in queste condizioni
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, capelli sul pettine, tracce dubbie sugli orli della vasca e dei lavabi. - Non stare sempre appiccicato ai tuoi ospiti. Ritirati ogni tanto nella tua stanza
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scherzi ai vostri figli. Non lasciatevi prendere la mano. Rinunciate alle metafore e salvate il buon gusto. Quando vi nasce un figlio, per grande che
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tutto, non vedi? Gli manca la parola»). Ma l'ospite schizzinoso pensa alle pulci, al cattivo odore, alle zampe sporche, ai propri vestiti, e della
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champagne. Oltre alle bevande e ai normali stuzzichini, si offrono tartine; piccanti e non, calde e fredde; pizzette, canapè, piccoli panini imbottiti
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appartenere al sesso cosiddetto debole per usare i signori come valletti. Gentili signore, se avete ancora bisogno di cavalier serventi, non andate ai pranzi
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, anche se sincere: ai funerali una stretta di mano, una carezza, uno sguardo affettuoso (a seconda dell'intimità e del carattere) sostituiscono benissimo
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Accademia della crusca
